martedì 18 dicembre 2012

rientro

Da qualche ora in patria, con sosta dal dentista dopo spavento per esser capitata da un collega teutone di scuola, evidentemente, mengeliana.

Ho già ripristinato l'egemonia interna dei carboidrati e inalato una coltre di nebbia misto smog, sbuffato all'applauso collettivo quando l'irlandesissimo accento della RyanAir annunciava l'ennesimo scalo ahead of schedule e schiaffato in lavatrice lo zaino compagno di tante avventure, riesumato il cellulare vodafone e deciso che domani si torna in pellegrinaggio al CSOA dei bei tempi d'oro.

La stessa bandiera sbiadita della Lega mi ha accolto al varco del confine del paesello, e la stessa ridda di bestemmie (ma che da noi son vezzose) bergamasche con accento senegalese mi ha fatto da tappeto rosso.

Ho già consegnato il mio pensierino berlinese ai genitori e constatato l'eterna crescita dell'odiata tartaruga fraterna che cresce sempre e comunque, a dispetto di crisi di governo e di finanza, di cambi di vicini di casa e di fidanzate del proprietario.

Mi vengono in mente solo due cose: una scoperta linguistica e il commiato del mio coinquilino.
Partiamo da D., che da gennaio lascerà un incolmabile vuoto nei miei pigri quesiti pseudoantropologici: ieri sonnecchiavo in tandem con B. guardando un film che è risultato melenso proprio come il titolo.
A metà film, lo Spannung non è della trama ma segnato dall' irruzione inaspettata di D, che mi chiede conto della quinta paperella di gomma in bagno. Professo la mia innocenza, allargo le braccia e gli chiedo se è sicuro che manchi una preziosa bestiola alla sua collezione.
Certo che sì: l'abduzione del penniforme gommoso deve essere avvenuta la notte di sabato, quando un consesso di alticci amici si è radunata da lui per giocare a poker. Come sempre in queste occasioni, trovo sempre ottime scuse per defilarmi e dribblare l'umanità che ciondola per casa.
A riprova del numero originario del bestiario, D. rientra dopo pochi minuti di affanosa quanto infruttosa ricerca: una foto sull'i-phone testimonia che erano proprio 5.
Mi offro di andare in cerca del pennuto perduto, con evidente malumore di B. Niente da fare, D. decide di postare un perentorio quesito su Facebook, sperando di scovare il malfattore. Dopo circa 1h, rispalanca la porta saltellando: un amico l' aveva nascosta in un rotolo di cartigienica. Ora possiamo augurarci buon Natale e io finirò di vedere il film melenso.

Quanto alla perla linguistica,è presto detto: il proprietario del mio nuovo appartamento si chiama Signor Membro. In tedesco, "Glied", per cui il giocone "Jeder Mann ist ein Mitglied". Io, come sempre, mi autoproclamo membro osservatore e auscultatore.

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