mercoledì 13 febbraio 2013

come non dito


Lasciare Berlino è sempre un trauma. Se si finisce in una cittadina sassone, ex capitale chimica della DDR, ancora di più. Per fortuna c’è sempre la lingua tedesca che, con la sua pervicacia analitica, spezia un po’ le tetre giornate. Così spulciando fra la lista delle patologie per cui la mia assicurazione sanitaria prevede rimborso spese, mi imbatto nel monumentale “Nasennebenhöhlenentzündung”, che da solo basta a provocarmi slogatura della mascella. Elementare, Watson: l’infiammazione della zona vicina ai buchi del naso. Una sinusite, insomma. Ora, da vera donna di cultura, e da vera zia di veri nipoti, non posso che pensare al serpente Kaa del Libro della Giungla, quando si lamenta di dover serpentare con la sinusite. 

Per fortuna non ho una grande dimestichezza col vocabolario di malanni ed infortuni vari, ma dovesse mai capitarmi, il camice bianco di fronte a me penserà che sono una fine conoscitrice, quando mi metterò ad usare i termini di origine classica. Perché l’ernia del disco analiticamente si chiama “Bandscheibenvorfall”, ovvero un incidente al disco intervertebrale, e la psoriasi diventa un “eczema forforoso” (Schuppenflechte). 

Ad ogni modo, alla domanda “come va?”, preferirei sfoggiare una delle mie ultime acquisizioni germanofone, ovvero “alles paletti”. Significa “tutto ok”, e una sortita nelle piazze virtuali mi suggerisce due possibili, ma non comprovate, etimologie: l’una dal verbo ebraico per “conservare”, nel senso che “tutto è al sicuro”. L’altra dal nostrano “paletta”, ovvero “tutto liscio”.

Auguro al mio interlocutore di poter sempre rispondere con “dito”. E anche questo pare sia un prestito via italicus, seppur non ha niente a che vedere con parti anatomiche, e ancor meno con gestacci associati. L’ho trovato spesso curiosando nei commenti di FB, e sospettando una qualche abbreviazione da linguaggio informatico, sono invece incappata in un derivato di “detto”. “Dito”, sta, infatti, per “anche io”, “come dici tu”, e deriverebbe dal “detto” italiano, probabilmente diffusosi insieme ai nostri mercanti quando contrattavano i prezzi.

Un po’ come l’effetto Lombard (Lombard Effekt), che consiste nel diventare striduli cercando di alzare la voce,  ma che non è stato esportato da nessun co-regionario mio, bensì da un certo ornitologo francese. Un esempio di Verschlimmbesserung, ovvero di un’azione intrapresa per migliorare qualcosa, ma che finisce solo per ingarbugliarla ancora di più (Verschlimmerung + Verbesserung). 



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