sabato 24 marzo 2012

Di sole, di Quark e di celle

Primavera a Berlino. A guardar fuori, uno penserebbe di essere a Rimini a luglio. I tedeschi hanno la sindrome delle lucertole: appena spunta il primo raggio di sole della stagione, sfoggiano braghini e canottiere e in pausa pranzo ci si spiaggia lungo il fiume schitarrando. Anche il bar piu squallido raccatta due sedie di plastica e colonizza un quadrato di strada. Bisogna stare all´aperto, il piu possibile, magari su spiagge finde immaginando che la Sprea ancora fredda sia un tratto di Mediterraneo, troppo pigro per stirarsi sornione al sole.

Oggi 7 ore di corso di Excel, magnanimamente pagato dall´azienda Mi viene da piangere. Ovviamente, caso vuole che sia capitata nel posto piu´lontano possibile dalla crucchissima insegnante, quindi dalla proiezione dello schermo su muro, in barba alle mie diottrie sempre piu´scarse. Sempre per generoso dono di madama Fortuna, la mia vicina di banco, da cui contavo di copiare e spiare ogni qualvolta "shift" o "control" in wurstisch non mi sono chiari, é intenta ad accarezzarsi le doppie punte e ad aggiornare Facebook (non che io mi impegi molto di piú). Il mio cuore é colmo d´ebrezza.

Scrivo a spizzichi tra una funzione e l´altra, rendendomi conto che non sarei in grado di usare Excel in italico. Mentre mi si spiega la funzione "se", scruto le teste intorno a me. La piú scura é castano chiaro, atolli di code di cavallo o chignon che vanno dal color evidenziatore scarico passando per il grano, le piú osé virando eventualmente al tiziano. Ho con me la macchina fotografica, ma mi sento giá abbastanza Calimero, unica non nata nella Bundesrepublik, pur cromaticamente uniformandomi al pallore imperante.

Ho fatto colazione con Milchreis fatto in casa, un pastone ipercalorico a base di riso, zucchero e Quark. Chiaro, per me "Quark" sará sempre e soltanto l´impero di Piero, sovrano assoluto della divulgazione, compagno di molti giovedí sera insieme al mai abbastanza compianto professor Cannella, al canuto McGyver dal nome da pappagallo, professor Paco Lanciano, e al versatile  Dánilo Mainardi, con enigmatico accento sulla A. Un gotha che mi piacerebbe avere per amico, ogni qualvolta la bici s imbizzarrisce e rifiuta di obbedire, o una lista di ingredienti su un pacchetto mi inquieta, o quando non riesco a decifrare íl comportamento di quegli animali dei miei coinquilini.
Qui, invece, il Quark é uno strano formaggio acido, che serve per ammorbidire qualunque cosa e dargli quel surplus di calorie, casomai il burro non fosse abbastanza.

Peraltro, qua si dice "esci un po´dal quark!" a chi é un poß svampito e poco sveglio. Mi inquarkerei volentieri il cervello, mi tocca tornare a celle e colonne.




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