giovedì 5 luglio 2012

Di attivitá in prossimitá del sonno e andate alla sedia



Immaginate il commento che toni funerei ha preso quando l´Italia ha fatto l´impensabile. E subito dopo, ci è volata della birra addosso. Cercavamo disperatamente altri azzurri, e quando finalmente ce ne capita uno, gli urliamo di unirsi a noi. E questo “wie bitte?” “ah, io sono di Suditrolo, ma sono pienamente italiano”.
No comment.
Al ritorno ho dribblato facce torve ch imprecavano contro gli scheiße-Spaghettifresser (merda di mangia spaghetti) e qualcuno ha tentato di dare fuoco alla mia collanina verde-bianco-rossa, ma poi in ufficio è stato il tripudio: avevo ancora sottopelle le bandierine disegnate con make up da quattro soldi, rimediato a fatica.
Ma di blog che parlano diffusamente dell´incattivito tifo crucco ce ne sono fin troppi.

Preferisco zompettare alla pseudolinguistica, che ogni volta mi dá sapide soddisfazioni.

Eh sí, perchéil mio vocabolario si è arricchito di due preziosissimi lemmi

-          Beischlaf: ci sono incappata leggendo dell´ormai leggendaria impresa di due turisti all´ombra di Dante, a Firenze. La parola è abbastanza antiquata, corrisponderebbe al nostro “atto sessuale”. Ma la sua bellezza intrinseca è che, alla lettera, significa “ció che si fa vicino al sonno”, come un´attivitá in prossimità (sia di luogo che, spesso, di tempo) a quella del dormire.

-          Stuhlgang: questa, invece, è frutto del mio perenne ad-watching quando mi capita di prendere i mezzi. Quando i passeggeri non riservano piú sorprese, indugio volentieri su ogni cartellone pubblicitario, slogan e volantino. E cosí quando un poster mi cheideva perentorio se avessi problemi “andando alla sedia”, ho scoperto come dovrei rivolgermi a  farmacista qualora avessi bisogno di un lassativo.

Come sempre poco pungenti, ´sti teutoni: anche nell´insultare l´italica razza non trovano molto meglio del solito corredo di pizze e ometti baffuti sotto l´1,80. In un altro capitolo mi piacerebbe descrivere la mia lezione di italianità tenuta ad un compleanno: i gesti italici.

Ma la lista dei to do´s incombe. 

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