sabato 28 gennaio 2012

Balera

Un mix fra una festa dell' unità e una scampagnata d'oratorio degli anni '80. Ieri sono stata ad un "party" organizzato da colleghi, per i motivi più vari: una che se ne va, l' altro che fa gli anni, l'altro ancora lo ignoro.

E' una balera (Ballhaus) a 10 minuti da casa, ma soprattutto è gratis. L' età media si aggira sui 40+, con punte ben oltre. E' come immaginarmi zii e genitori che alle 8 di sera del venerdì si scatenano in salti e giravolte, seppur ben poco sinuosi, al ritmo di musica di almeno dieci anni fa. La DJ non avrà più di trent'anni, è un' energumena insaccata in un vestitino rosso fuoco e incorniciata da un carré nero corvino, che molleggia a fatica sulle rotule al ritmo delle sue hit vetuste.

Il trio della maldicenza italiano se la gode un mondo, l' unico inghippo è evitare che persone random interpritino le sghignazzate come nulla osta ad un twist tete à tete, perchè il mio coriaceo conservatorismo padano mi impedisce di immaginarmi danzante con uno che potrebbe essere mio zio. Fra i presenti anche i due eroici K  & K, la coppia crucco-crucca che al lavoro non stacca MAI prima delle 20.00, indefessi ed infaticabili macinatori di scartoffie, il simbolo dell' efficienza per eccellenza, l'inopinata icona della dedizione. Li chiamerò Gondrano e Gondrana,.
Gondrano credo si avvicini ai 2 metri, fin troppo asciutto, quasi ripiegato su se stesso. In ufficio mi accorgo di lui solo quando si alza per concedersi la pausa vescica. Gondrana è alta quasi uguale, solo molto, molto meno monovolume.
La scena migliore della serata è quando lei, nella sua indescrivibile imponenza, con un boccale in mano, irrompe ed esordisce con "devo confessarmi, c'è del sangue italiano in me". Io penso: in me ce ne dev'essere di indonesiano. "sì, sì, il mio trisavolo era italiano e difatti mia mamma di cognome fa Akfistapake". Lodigiano puro, da quel che so, "Aquistapace".
Geneticamente parlando, conosco solo i pisellini del buon Mendel, ma mi chiedo dove si sia dispersa l' italianità degli avi.
Quando anche Gondrano & Gondrana cominciano ad oscillare, capisco che è giunto il momento di defilarsi, per evitare la crucchizzazione totale. Del resto, ho intravisto la giunonica silhuette della mia capa, della quale vi basti sapere che è triteste e che, quando  corrucciata se ne gratta una, io sento correnti d'aria in ufficio. So che in un nanosecondo comincerebbe a scattare foto a caso con l'ipod, e in tempo zero avrei mille tag su facebook.

A casa, mamma Ute si ripropone nella cottura di "Bambi", infilato quasi per intero nel forno, la nuora, reduce da un party in costume, gironzola per casa avvolta in un finto kimono agitando involtini primavera, J è in completo della nazionale portoghese e sorbisce gazpacho, N sta studiando in salotto nel cuore della notte e tutti brindano.

Grazie, Wurstiland.

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