venerdì 15 maggio 2015

Veritá



Nella miglior tradizione umanistica, é giusto condividere qualunque illuminazione personale affinché chiunque possa goderne. Novella Buddha dell´era mediatica, ho raggiunto la pace dei sensi, io so. 

Come sempre, c´è stata la ribellione alla morale paterna, la fuga, i ripensamenti, per infine approdare alla Veritá lá dove sempre se ne era stata, sorniona come un gatto davanti al focolare. 

Ebbene, nella vita due cose contano: grana et amor patrio. 

Mi son serviti svariati lustri, ma ormai ho in mane la chiave dell´enigma: non di pecunia qui si parla, bensí è una sottigliezza d´articolo. Lo ripeto sempre a chi vuole studiare l´italiano, che cosí come la triade malefica “der-die-das”, cosí “il-lo-la-i-gli-le” sono ostacoli da imparare a dribblare presto. 

Chiaramente per essere felici nella vita serve IL grana: anche la pasta piú scotta, dove il coinquilino di turno ha infilato a tradimento ketchup perché “tanto è rosso”, con una grattatina di grana diventa mangiabile. O il risotto fatto col Milchreis che scuoce appena a contatto col calore. Oh ingrediente alchemico, oh falange di Mida! Sei riuscito persino, oh grana, a farmi inchinare davanti al pagano idolo asparago, che senza di te altro non è che un gommoso gambo dalla forma irriverente.  ma tu ben sai il mio fedele monoteismo caseario, quando pecco di Quark o di cremette spalmabili é solo per stringente necessitá, mentre anelo alla Tua inarrivabile purezza!

Quanto al secondo elemento del binomio, mi par chiaro: è “padano”. E come non amare le piatte, nebbiose, provincialissime lande natie, se non per aver dato i natali (piú o meno) a questo oro biancastro? Con buona pace di Salvini, ora e sempre ribadisco: è l´unico padano che vogliamo. 




Di Re Mida casearia falange
d´ogni pietanza fa´gran portento
bianc´oro che´l core mio piange
ti cerco in ogni compartimento.
Alchemico Graal d'ogni espatriato:
sempre tu e tu solo sia lodato

giovedì 14 maggio 2015











ODE OF THE PHD STUDENT

"You radiate such a candid grace
For hours on you lingers my gaze
Desire of conquest devours me alive
And yet for every line i have to strive
You flicker empty and white
Contemptuous of all my fight
My love for you, oh white page
Is my sweet golden cage,
everyday i renew my tender vow
and yet to write i don´t know how
because merciless, white you remain
till my strength starts to wane.
My keyboard knows my tears
And my friends my daily fears,
will you one day to me subdue
and let me write all I am due?
You are the queen of contempt
And I, your slave, of failed attempt"

Yours
Miriam