sabato 3 dicembre 2011

Vallo domestico e quesiti presovietici

La massaia che ormai prospera in me, ieri dopo il lavoro, sfidando le intermperie, in sella al suo destriero biruote è volata al supermercato per procurarsi tutti gli ingredienti necessari a comporre un (si spera) buon tiramisu. Stasera cena da un'amica in cui ognuno porta qualcosa. E, giustamente, alla francese tocca una quiche, al polacco la vodka, al romeno sangue (ma di Giuda) e da me ci si aspetta grande arte pasticcera.

Ma nella splendida, teutonicamente impeccabile scaletta mentale che mi ero prefissa, ho dimenticato di tenere in conto l'Inconveniente.

La sorella di J. è qui per il weekend. Fortuna che nella spesa pro-tiramisu, ho incluso anche tutti quei beni di comune utilizzo della casa, previo apposito post-it collettivo sul frigo che recitava "Cosa ci serve?" (per la cronaca: rotolo da cucina, da bagno, detersivume vario). Perchè, ovviamente, anche la ragazza di J è inclusa nel weekend formato famiglia, e quindi i consumi domestici crescono esponenizlamente.

La sorella dorme sul comodo divano in soggiorno. Ovvero, costituisce l'invalicabile, adrianesco, detestabile vallo fra me e la cucina, dove contavo di dar subito sfoggio delle mie qualità. Prima di accendere il tutorial di Giallo Zafferano per cimentarmi col dolce, dovrei destreggiarmi nel caos primordiale che l'aumento demografico di ieri sera ha procurato in cucina (si deve menzionare anche un'amica di passaggio che abbiamo sfamato).

Che fare?
Forse nemmeno Lenin e Cernishevski saprebbero darmi saggi consiglio.

Sgranocchio nervosamente una barretta di musli, unica cosa edibile al di qua del vallo. L'alternativa sarebbe rimetter mano alla scaletta di cui sopra, anteponendo il punto 2 e 3 all'1. Ma ciò comporta una certa elasticità mentale che, forse a causa del clima rigido di quassù, sto cominciando a perdere. Il punto 2 prevedeva una doccia, che non mi sembra saggio anteporre a faccende domestiche e albumi a neve, e il 3 l'acquisto senza fallo di un paraorecchie peloso, a fronte della comprovata inutilità del vezzoso cappellino di lana traforata mentre pedalo beata verso l'ufficio.

Opto per l'attendismo scandito da colpi di tosse, si sa mai che prima o poi qualcun altro si svegli e abbia meno riguardo di me, innescando il processo domino del risveglio collettivo.

1 commento:

  1. Interessante notare come anche qua nella sezione nordica sia giornata di composizione di tiramisu (ovviamente con la ricetta di giallozafferano!)

    RispondiElimina