sabato 9 marzo 2013

Le cinque (impossibili) parole tedesche che non impareremo mai

un articolo da Il Mitte



Il tedesco, si sa, spaventa per la lunghezza delle sue parole, che possono unirsi in mostruosi composti che atterriscono qualunque straniero.
Oltre alla distesa di lettere, c’è da dire che la parola principale del composto viene sempre per ultima, giusto per non poter distogliere l’attenzione fino alla fine dello sforzo fonetico e dover ricostruire il significato a ritroso. A parziale conforto di chi si cimenta col tedesco, di solito anche i lemmi più ostici sono scomponibili a logica, assioma del culto teutone per la descrizione precisa ed analitica.
Online il dibattito su quali siano le parole più lunghe in assoluto della lingua tedesca è acceso, e le possibilità di combinazione sono parecchie, potenzialmente infinite, per cui la discordia regna sovrana. Abbiamo deciso di sfogliare (seppure online) un dizionario (questo) e ci siamo fidati della sua classifica: ai lettori l’ardito cimentarsi nella ricerca di alternative. Poi, armati di pazienza ed in mancanza di una traduzione diretta, ci siamo messi a scomporre a ritroso quelli che ci sono sembrati monumenti alla cacofonia.
Rullino i tamburi e si facciano coraggio le corde vocali, partiamo dalla quinta classificata, con 43 lettere: 
5) Elektrizitätswirtschaftsorganisationsgesetz.
Qui si va nel burocratese, abbiamo infatti a che fare con la legge per l’organizzazione dell’industria elettrica. C’è da sperare che non sia materia di dibattito, perché vederla su uno striscione in manifestazione sembra arduo.
Aumentando di 1 la difficoltà e raggiungendo quota 44 si va a bussare alla porta della microbiologia con
4) Gleichgewichtsdichtegradientenzentrifugation
Se il  nostro tentativo di puzzle lessicale è corretto, dovrebbe essere l’equilibrio di sedimentazione della centrifugazione differenziale, un metodo utilizzato per l’osservazione cellulare. A chi s’intende del settore diritto di replica e pubblica gogna.
Un respiro di sollievo (se non fosse per le 46 lettere) per la meno specifica
3) Verkehrsinfrastrukturfinanzierungsgesellschaft,
compagnia per il finanziamento delle infrastrutture dei trasporti, amichevolmente VIFG.
Le prime due della classifica  hanno davvero tutt’altro passo, con la seconda si torna in ambito legislativo e si raggiunge la stratosferica quota 63:
2) Rindfleischetikettierungsüberwachungsaufgabenübertragungsgesetz
Questo termine indica la legge sul trasferimento degli obblighi per il controllo dell’etichettatura della carne bovina. Varata nel 2003, intimorisce anche la sua abbreviazione: RkReÜAÜG, e non è il muggito di una mucca pazza.
In vetta c’é l’inarrivabile 67 di un altro complicatissimo termine giuridico:
1) Grundstücksverkehrsgenehmigungszuständigkeitsübertragungsverordnung,
che per scomporre richiede a chi scrive ben più di uno scongiuro. La direttiva per l’assegnazione delle licenze di competenza per i beni immobiliari è incoronata lemma più xeno-deterrente del dizionario tedesco.
Una menzione d’onore va indubbiamente tributata a Donaudampfschiffahrtsgesellschaftskapitän, ovvero il capitano della compagnia di navi a vapore del Danubio. Partendo da questa parola, con un pizzico di fantasia, si può dare vita ad una serie di composti: la vedova del capitano, piuttosto che la pipa o il cappello.
La parola più lunga mai registrata in tedesco, stando al Guinness dei record, è
Donaudampfschiffahrtselektrizitätenhauptbetriebswerkbauunterbeamtengesellschaft
Il mostro (ormai desueto) consta di 79 lettere per designare l’associazione degli ufficiali subalterni della direzione dei servizi elettrici della compagnia a vapore del Danubio.
La prossima volta che sognerete del bel Danubio blu, pensate anche alla poesia dell’idioma germanico.
E voi, in quali parole impossibili vi siete imbattuti nella vita quotidiana?

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