domenica 20 maggio 2012

ricette di primavera

"uomini massaggiano uomini"
Oggi si va di cronaca. Non che io ignori le funeste nuove di casa, ma si sa, non ho quasi mai trovato altra arma se non essere semiseria per non sprofondare nel male di vivere.

Ieri ho battezzato la primavera.  A 22 gradi, la prima scottatura solare dell'anno, che orgogliosamente esibisco a riprova della mia germanizzazione (o cromaticamente mancata italianizzazione).
Alle 9 sgambettavo in diagonale per la città, meta: il mercato di Nollendorfplatz. Quasi mai mi sono spinta sì ad ovest.

Nollendrofplatz è famosa per la movida gay e trans. Una cameriera che un tempo era sicuramente cameriere serviva a raffica portate di soli asparagi: qui è produzione nazionale e per due mesi si mangia solo quello, in qualunque salsa e combinazione.
"prenderesti a botte i tuoi giocatori del cuore se facessero così?"

Il menù del giorno prevedeva una lezione peripatetica per il mercato. Visto l'effetto Ollio e  Stanlio di me e la signora Gudrun, credo sia stata più patetica che altro. Ci aggiravamo per le bancarelle additando piantine e cinture come in un video di quelli allegati ai manuali di lingue straniere del liceo. "Questa cintura è bella. La cintura sembra un serpente". "Il vestito è troppo caro".
Mi sono guadagnata la pagnotta, in tutti i sensi: profittando dei saggi consigli gudruneschi, ho inzainato una forma di pane nero di pregiata qualità.

AL ritorno, pit stop a casa e cambio d'abito, poi di nuovo in sella. Direzione: Weissensee. In capannoni dismessi, un collettivo di artisti romani ha aperto vari atelier e ieri ci si disputava in un torneo di calcetto a due la coppa da loro messa in palio. E lì il Gattuso in me sopito s'è risvegliato ringhiando, come testimoniano le stigmate ch'oggi reco insieme al rossore diffuso. La mia ricetta preferita: BYOB (bring your own booze), cibo improvvisato, buona  musica e soprattutto ottima gente.

La mia squadra non poteva che chiamarsi "pota-pota", al netto dell'unico altro padano presente, che ha sottaciuto l'aulico significato sino all'ultimo, dopo la foto di rito davanti ad un graffiti di Pertini e un grido di battaglia. Tra un wurstel e l' altro, mi è capitata fra le mani la coppa di "miglior giovane acquisto", tradotto: miglior donatore di cellule epiteliali, visti gli strati generosamente lasciati sul campo (di cemento).

La piacevole giornata si è conclusa con slalom sulle due ruote: ormai salda in sella alla mia graziella con freni a pedale, ho dribblato elegantemente un paio di ubriachi carocollanti per strada e un manipolo di incazzatissimi tifosi del Bayern. E un'importante scoperta di vita, che non posso che sintetizzare con una citazione dell'Accademia della Crusca: "La senape si fa sentire solo in uscita".

E ora santifichiamo la festa.


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