Difficile non attenersi alla canonica dose giornaliera
di calcio.
Ma, reduce da una tre giorni di toccata & fuga con
matrimonio in quel di Dresda, e provata dall'agonia dei 120 minuti più calci dal
dischetto, lascerò che siano due scatti a parlare per me, anzi a propiziare il
Germania-Italia che qui tanto si teme.
E sì, perchè saremo pure quelli che hanno tacchetti
quasi a spillo anzichè tacchetti (con buona pace di Cassano), ma la statistica
credo sia chiara e i vari amici crucchi avrebbero preferito avere carne regia in
semifinale. Ieri il mio cellulare aveva il delirium tremens, tra sms in uscita
ed in entrata per cominciare già a preparare un tifo carico e tamarro per
giovedì, con tanto di amici crucchi che faccian altrettanto, seppure a distanza
di sicurezza. E' chiaro, bisogna procurarsi degli svizzeri che facciano da
cuscinetto, e amgari che distrbuiscnao tavolette di cioccolato agli
astanti.
Qui una nave sull' Elba offre romantiche vedute
alla...Canaletto. In realtà, il messaggio è chiaro: sicuramente i proprietari
sono italiani e vogliono comunicare che Oliver Kahn è ormai solo uno smunto
commentatore da studio, e che sopito lui, la porta teutone dovrebbe essere più
facilmente violabile. E sperando che il virgulto Neuer sia discepolo discolo,
con quell'aria innocente da ragazzotto con sandali e calzino
bianco.
E un altro scatto dresdiano, di una targa
indubitabilmente appartenente a un sardo il cui cuore
batte per il regista Pirlo. Non importa che gli amici teutoni si ostinino a
chiamarlo "Andreas" e che le amiche greche o americane reclutate a tifare
Azzurri non lo trovino esattamente avvenente.
Con il tabellone che recita:
Spagna, Portogallo, Germania, Italia, direi che i portacolori dei Pigs ce
l'hanno fatta quasi al completo. Una coalizione fra poveri contro la cancelliera
di ferro?
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