domenica 5 agosto 2012

Esercizi di...stile

Libera e parziale traduzione di una  puntata di un programma quebequino (si scriverà così?) che ficca il naso fra le lenzuola dei crucchi.
PS: ho saltato alcune parti che mi sembravano meno interessanti o ridondanti, ma che a mio avviso non pregiudicano la comprensione globale del servizio.).


Eccomi in un Paese di contrasti, che ha dato i natali alla sessuologia, al grande movimento nudista, un Paese dove è facile farsi frustare così come fare il pieno coccolare: questa settimana parlo di sesso con i teutoni , benvenuti in Germania.

Eccomi a Berlino, cioè in Germania. (off voice: ma no, vuol dire che sei a Berlino!) .
Berlino è la capitale politica, economica e culturale di questo Paese che è 5 volte più piccolo del Quebec e ha 10 volte più abitanti.

A prima vista, non noto grandi differenze tra l'homus germanicus e i suoi vicini europei, ma come sempre basta grattare un po'la superficie per farsi un'idea più precisa.
E' quello che fa anche la giornalista francese Prune Antoine, che vive a Berlino da vari anni. Nel suo blog e in varie pubblicazioni tedesche disseziona l'emotività e l'affettività delgi uomini tedeschi

P.A..: " Sostengo che Berlin ist zum ficken, nicht zum lieben, cioè che Berlino è fatta per scopare e non per amare. E' davvero difficile instaurare una relazione con un individuo di sesso maschile. Quale sia il motivo, lo ignoro, ma è vero che i tedeschi sono molto timidi. La cosa strana è che in Germania i ruoli sono rovesciati: le donne sono dominanti, si fanno avanti, vanno a cercare, si danno alla caccia all'uomo e gli uomini si nascondono dietro la birra tutta la giornata o tutta la serata. Li vedi in giro, dei gruppi di uomini che si guardano intorno con aria spaventata, ma che non fanno alcun passo."

Mi dico che Prune deve esser rimasta delusa dalle relazioni con i tedeschi, perchè la sua descrizione lascia spazio a ben poche speranze.
AP: "Emozionalmente handicappato, freddo, timido, castrato, sempre un po' ritirato, anche a livello emozionale in una relazione, una pietra insomma".
Mi stupisco, quindi, che una giornalista così carina sia rimasta così a lungo in un Paese i cui uomini sono così terribili.
Ma i cugini germanici avranno almeno una qualità, no?
AP: "belli...merda, belli, per cui è difficile resistere in fondo"
E la donna tedesca?
AP:" Le tedesche sono molto forti. (...) Davvero forti, penso più emancipate rispetto alle francesi. La tedesca media non si cura molto del suo aspetto, nè è ossessionata dalla seduzione, aspetto che nel Sud Europa abbiamo mantenuto. "
Per una francese deve sembra il mondo al contrario, visto che in Francia l'uomo rimorchia e la donna lo attende. E' tutto diverso, no?
AP: "E' orribile, un vero incubo. Si arriva qui e si continua a fare quel che si faceva prima, e non c'è verso, non hai alcuna reazione sessuale per anni, è davvero orribile"
Hai detto che gli uomini qui sono stati castrati, lo sono ancora?
AP: "C'è stato questo movimento di emncipazione femminile che ha fatto male all'identità maschile, perhcè gli uomini non si ritrovano più negli schemi tradizionali, e al contempo non possono essere del tutto femminili. Si vuole un uomo che sia forte, ma anche sensibile. <e' qualcosa di paradossale e sì, direi che ancora oggi i tedeschi sono castrati."

Stando alle parole di AP, l'uomo tedesco soffrirebbe di una grave menomazione emotiva. Di quest'opinione è anche lo psicoterapeuta Achim Goeres, che ritiene ci siano cause storiche per questo fenomeno che ha tuttora un impatto importante sulle modalità di interazione dei tedeschi.

AG: Credo ci siano due problemi molto frequenti: uno che le persone hanno difficoltà a relazionarsi ai propri sentimenti, particolarmente quelli legati alla sfera fisica; e l' altro, specie per quanto riguarda gli uomini, si ha molta paura di fare qualcosa che urta la volontà dell'altro."
Venendo qui, pensavo che non avrei mai toccato l'argomento "II guerra mondiale", perchè è in qualche modo tabù, ma è al centro della sua teoria.
AG: "Sì. Gli uomini si sono resi colpevoli di azioni atroci, e dunque anche quelli di due generazioni successivi sono molto timidi, direi confusi su come essere uomini, senza essere bastardi."

[segue intervista con una coppia mista. La donna, tedesca, trova i suoi connazionali molto affidabili, ma noiosi, generalmente freddi. Il marito americano ritiene che le tedesche tipiche siano calcolatrici, pragamtiche, coi piedi per terra.]

Ci sono vari aspetti in cui i tedeschi sono molto diversi da noi: sono molto ecologisti, bio, contro il nucleare e alle volte si sentono molto, molto vicini alla natura.
A Berlino e in tutte le grandi città tedesche, appena le nuvole si fanno da parte, non solo il sole esce allo scoperto.
Se qualcuno la guarda storto per via della sua nudità, come si sente?
Nudista: "bene, perchè sono come sono...Guarda, anche lui è nudo, anche lei. Ce ne sono tre, quattro...Qualche giorno fa c'era una cinquantina di nudisti"
Mi spieghi meglio questo movimento FKK
N:"Significa svestirsi per sentirsi naturali, liberi per godersi il sole esattamente come si è, come si è nati"
In Germania si contano più di 50.000 nudisti, una vera e propria subcultura con regole, tradizioni e specialisti.
Incontro un medico perhcè mi parli della FKK (Frei Koerper Kultur)

Dr Rainer Herrn: "Il movimento FKK comincia tra fine XIX e inizio XX, in origine contro l'urbanizzazione: le città erano sovrappopolate, le persone vivevano in grnaid numeri in piccoli appartamenti. Uscire all'aperto senza vestiti era come un ritorno alla natura, alle proprie radici."
Mi colpisce che siate tutti qui, al centro della città, ci sono appartamenti dappertutto e chiunque può passare e vedervi così come siete.
N:"A Berlino ci piace la libertà e si può fare quel che si vuole, finchè non si commettono azioni cattive [sic]"
C'è una certa tensione sessuale, la gente si guarda in un certo modo?
N:" Mah, non credo sia quello il punto. Certo mi piace guardare le ragazze e le donne nude, bè anche gli uomini nudi, ma anche l'idea di essere libero."
A Berlino si contano almeno una decina di parchi e varie piscine per nudisti, e di solito non vi capiterebbe di essere interrogati da un giornalista nord americano.

La Germania ha dato i natali a molte persone famose, fra cui Beate Uhse. Ehm...sì, chi è?
Forse non la conosco solo perchè non sono tedesco, qui la conoscono tutti.
Chi è Beate Uhse? [seguono risposte dei passanti, tutti sanno di chi si tratta]
C'è una catena di circa 30 negozi a suo nome in tutto il Paese. Beate ha dato un volto alla rivoluzione sessuale tedesca. Questa donnina ha segnato la storia tedesca, innazitutto in quanto una delle prime aviatrici della Luftwaffe, il celebre corpo d'aereonautica che ha spesso messo in difficoltà le forze alleate.
Uta Barkow (...):Beate Uhse è stata la prima a sostenere che le donne non erano solo madri e casalinghe, ma innazitutto donne, che potevano dire la loro nelle relazioni. e ha fornito loro degli strumenti per tutto questo. "
Cominciò con degli articoli spediti a mezzo posta, per poi avviare una catena commerciale finchè poi, alla fine delgi anni '80, un avvenimento storico che tutti consocete le ha fornito un'occasione d'oro.
U.B.:"Con la caduta del muro, Ute fu una delle prime imprenditrici a vendere anche all'Est, al motto di "anche voi". (...) "Nella RDA si parlava apertamente di sesso, pillola e preservativi erano facilmente reperibili. Ma la pornografia, specie quella peculiare, questo non c'era.
In giro per i sexyshop del mondo, quando un oggetto è ben fatto, di solito è tedesco, come segno di qualità.
"Il primo giocattolo ad aver ricevuto una certificazione di qualità in Germania è stato un vibratore.
Beate Uhse (...) è stata anche mecenate delle arti erotiche, trasformando l'ultimo piano del suo negozio berlinese in un museo del sesso.
(...)
DR RH: "La Germania è stata la culla della scienza moderna, e Berlino l'epicentro dei movimenti d'emancipazione: delle donne, degli ebrei, degli omosessuali.(...)già ad inizio '900 la città pullulava di bar, ristoranti e cinema per rimorchiare e tutta una serie di pubblicazioni gay a tema."
Alla fine del XIX secolo, Magnus Hirschfeld fonda un comitato per studio delle minoranze sessuali e la tutela dei loro diritti.
RH "Hirschfeld inventò il termine travestitismo e ci scrisse un libro nel 1910, e nel 1923 coniò il termine transessualità".
(...) "Questo è il passaporto di una travestita, per autorizzarla a indossare vestiti maschili in pubblico. Vestirsi con indumenti ritenuti consoni per l'altro sesso era un'offesa alla decenza. (...)
La sessuologia e i movimenti d'emancipazione furono poi bollati come scienza ebrea, un'offesa ai valori morali germanici e, dunque, banditi, con conseguente fine della libertà sessuale.
(...)
Solo in Germania is può fruire dell'assistenza sessuale. (...)
Nina de Vries: "Il servizio che offro si chiama assistenza sessuale, un servizio sessuale pagato per dusabili, che l'handicap sia fisico, psicologico o mentale. Ho iniziato offrendo massaggi tantrici od erotici a uomini"normali", poi mi sono accorta che i disabili che venivano da me avevano ancor più difficoltà a vivere questo genere di esperienze. (...) E' un bisogno umano fondamentale, potremmo dire un bisogno primario secondario, non si può vivere senza bere e mangiare, ma si può campare senza sesso fino a 100 anni, anche se forse è una vita un po' morta. (... )Chi soffre ti trisomia 21 può avere esperienze amorose, serve, però, insegnar loro come ci comincia una relazione, come si conosce qualcuno, come ci si relazione alla sessualità. E come si possono imparare queste cose se per anni nessuno ti ha stretto fra le braccia?"
In Germania ci sono circa 50 assistenti sessuali, e Nina riceve in media 150 E a visita.
NdV:"Offro massaggi sessuali, cioè molto semplicemente anche gli organi genitali sono compresi nel massaggio. Abbracciarsi, stare vicino, accarezzarsi e lasciarsi toccare ed accarezzare. Non offro rapporti sessuali nè orali. Lo metto sempre in chiaro da subito: niente baci e niente rapporti, non sono la loro ragazza. Certo, se lo desiderano posso portarli all'orgasmo."
Se vi definissero come una prostituta con una clientela speciale, come reagireste?
NdV: "per me si tratta di capire cosa posso offrire e restare sempre autentica".
[visita al quartiere ST Pauli di Amburgo, dove i sexy shop hanno l'aspetto luminoso e trendy di boutiques e le prostitute sono "sane e felici" per via dei rigorosi controlli cui sono sottoposte.Minori, donne e telecamere vietati. il 95% della clientela è sposato.]

Parlo con un'esponente di HYDRA, associazione che sostiene i lavoratori del sesso, della condizione delle prostitute, sempre descritte come vittime.
HYDRA:"Per la mia esperienza, il 98% delle prostitute ha scelto questo mestiere liberamente e consapevolmente. Restm, tuttavia, più facile rappresentarle come vittime, piuttosto che accettare il fatto che delle donne amino prostituirsi per se e per il denaro che così guadagnano."
Aspetti positivi del mestiere?
"Una prostituta si gestisce da sola, ad esempio può conciliare meglio la cura dei bambini, perchè di norma lavora di notte, quando c'è qualcuno a casa. E poi, beh, direi i soldi."
In Germania alcuni bordelli offrono una specie di "buffet cinese del sesso": si può bere, mangiare e avere rapporti sessuali quanto si vuole per un prezzo fisso.
"Oggi la prostituzione in Germania non è più ritenuta immorale. Se un cliente non paga, si può costringerlo a farlo per vie legali. E' esattamente quello che volevamo, cioè una regolamentazione di quello che è un business.
[visita al bordello più prestigioso di Germania, il Relax Club di Amburgo, in stile da club inglese. Parla il gestore: "Le ragazze che lavorano da noi parlano correntemente almeno due lingue, sono belle e raffinate, non devono dare l'impressione di essere prostitute. (...) Qui si cerca un'esperienza, noi non vendiamo sesso, ma intrattenimento. Offriamo buona musica, 550 bevande alcoliche, spogliarelli, lap dance...quello che un uomo si aspetta per una serata perfetta." "Le ragazze scelgono i loro orari di lavoro, le loro tariffe (...)lavoriamo soprattutto dal lunedì al giovedì, perchè nei weekend i businessmen tornano a casa, dalle famiglie. La nostra lavoratrice più giovane ha 21 anni, la più anziana 67. E' una contessa e ha spesso clientela molto giovane. Le ragazze trattengono per sè i soldi delle prestazioni, noi facciamo profitto sull'entrata, i drinks, l'affitto della stanza]

Torno a Berlino, per incontrare chi affitta appartamenti a chi ama farsi del male per sentirsi bene.
OS, co-proprietario: "L'associazione sadomasochismo/violenza è una definizione data da persone che non conoscono effettivamente le pratiche: si tratta di rapporto consensuali fra persone con gli stessi gusti. "
[Immagini dal Folsom Europe, evento fetish annuale OS. sostiene che il feticismo si basi sulla necessità di rapporti gerarchici ribaltati, per chi nella vita di tutti i giorni è molto impostato e direttivo, e poi ricerca, quindi,  qualcosa per controbilanciare. Immagini dal Kulturhaus, un club feticista di Berlino ]

La Germania è un Paese di estremi, si passa dal "molto hard" al "dolcissimo": benvenuti nell'universo dei coccolo-party: 3 ore di sole carezze a degli sconosciuti.


Mi è stato detto che i tedeschi sono in conflitto col proprio corpo, quasi distaccati, che la loro sessualità è molto intelletuale. Coccolarsi è un buon modo per riconciliarsi col corpo?
Rosemarie Doebner, fondatrice delel serate per coccole: "Assolutamente. All' inizio propongo anche esercizi di respirazione per rientrare nel corpo e concentrarsi sull'energia interiore. (...) All'inizio spiego le regole, i partcipanti si presentano e si comincia con alcuni esercizi. A occhi chiusi, ci si fa toccare, in fondo la gente viene qui per soddisfare il bisogno di contatto tattile: si viene qui e per tre ore si tocca e ci si fa toccare, poi si torna a casa. Qui non ci sono obblighi, si viene senza prendere appuntamento con gli altri. Molti ci vengono dopo un'intensa settimana di lavoro: dirigenti, impiegati di banca...3 ore di coccole rappresentano un profondo relax."
L'apice della serata è una specie di grande orgia delle coccole, dove 30 persone si accarezzano sdraiate su una grande materasso.
RD: "quello che conta qui è distendersi, certo la sessualità in qualche modo è latente, ma a me interessa poter offrire uno spazio dove tutto è lento e sottile. Ci si tocca, ma senza scatenare energia erotica.

Parlo con un businessman di Colonia che ha inventato un profumo molto particolare: Vulva.
Guido Lenssen:"Non si tratta di un prodotto per sentirsi più seducenti, è l'aroma femminile racchiuso in un'ampollina. Lo si apre, lo si applica sul dorso della mano, si annusa e si ha un film erotico in testa"
Come si produce dell'acqua di vulva?
GL: "(...) domanda che ci pongono in molti, ma è un segreto. Contiene una sostanza organica proveniente da una donna vera. (...) In fase di sviluppo del prodotto abbiamo testato l'aroma vaginale di varie donne, e poi lo abbiamo testato su un vasto campione di uomini. Abbiamo scelto quello che piaceva di più agli uomini".
[segue annusamento random di un campione da parte di passanti, che provano ad indovinare di cosa si tratti]
Pochi millilitri di "Vulva" costano 25 E e, soprendentemente, la maggior parte delgi acquirenti sono donne.
GL: "visto che piace così tanto agli uomini, non mi sorprende: probabilmente le donne pensano di poter usare il perfetto aroma vaginale per stregare l'uomo (...) l'anonimità del prodotto è parte dell'intrigo, gli uomini sono incuriositi dal profumo di una bella sconosciuta".





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