lunedì 7 novembre 2011

Camera con vista & pensieri alla grappa

Insistente rumore di tasteggio, a volte intermezzi di voci piu´o meno scocciate al telefono. Sono al quinto piano dell´ufficio di MC (no, non e´mac donalds, ma sempre meglio essere prudenti e scrivere solo le iniziali), in Wassergasse 6. Il rinnovamento post DDR ha avuto l´umanita di concederci un ufficio quasi tutto a vetrate. Intorno a me, al di la´della lina d´orizzonte fatta di PC e schedari, di colleghi poliglotti e cape ipertecnologiche, si staglia l´ineffabile autunno berlinese.
E credetemi, non e´paragonabile ai colori della Padania. Le strade sono letteralmente cancellate da masse di foglie che rabbiosamente il vento scaraventa, incurante delle bestemmie di plotoni di spazzini efficienti a qualunque ora del giorno e della notte. Credo che i colori potrebbero benissimo tornar comodi a qualche stilista per saturare il mercato con qualche nuova trousse di trucchi con un nome poetico "Nordic autumn", "Berlin magic", "bisous de novembre", "bijou d´automne", tutta incentrata su toni di marrone-rosso-giallo. Chissa´se sta meglio alle bionde o alle more.
La Sprea (fiume, nda) si snoda pigramente da qualche parte li sotto, dove fra gli alberi fa capolino il profilo di qualche pretenziosa ambasciata, molto quadrangolare. A memoria: Nigeria, Turchia e Brasile. E davanti a quella dei Carioca ci sono periodicamente manifestazioni pro foresta amazzonica, fronde di attivisti fra le fronde berlinesi per le fronde sudamericane. bah.
Non riesco nemmeno a scrivere nel fuoco incrociato di direttive, richieste, telefonate. Ma soprattutto Outlook, che incurante della mia ricerca di un momento di rapimento, mi segnala insistentemente l´arrivo di mille e-mail, tutte egualmente scialbe.
Il ritmo non e´ancora serrato, si sta lavorando alla Innovation Convention.
Cerco di tenere sotto controllo la disgrafia, ma non me ne vogliate se sfuggono dieresi al posto di accenti, la tastiera mi e´ostile.
Per queste latitudini il clima e´"tiepido", anche se la sera giä la morsa del freddo che verrä si fa sentire. Ho appena chiamato il mitico Johnny (amico e couchsurfer di Brno) per un proofreading in ceco dell´ultimissimo momento. Mi ha risposto che era in "the middle of nowhere" a raccogliere frutti per lo slivovice.
Vi lascio con il sapore forte di questa grappa casereccia, perche´in fondo per ora Berlino mi ha un po´inebriata, con il mulinello di novitä concentrate in quello che e´, in fondo, poco piu´di un mese. Adesso che mi sto abituando, che mi lascio cullare dal ritmo della routine e mi compiaccio della comoditä del nuovo letto, il sapore come marea bassa si ritira e dovrö temprarmi alla granitica, logica, impietosa consequenzialitä, infilando un passo dopo l´altro senza fermarmi troppo a chiedermi perche´ e dove vado.









Segue sessione fotografica in pausa pranzo

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