Pensavo al post sulla "burrocrazia". Chissà se qui quando qualcosa fila si usa la metafora dell'olio. E mi è venuta fame, fame di cibo patrio.
Nel mio paradiso personale non vorrei 40 vergini, bensì 40 extravergini. Coi tempi che corrono, vuoi mai che i cinesi si mettano a contraffare (perchè avevo un dubbio sul congiuntivo di contraffare) anche imeni, oltre che le olive.
Ve li immaginate? 40 extravergini di fresca spremitura che danzano senza sosta, al ritmo dei cori angelici. Un vortice di sapori, viatico per la beatitudine. (Che poi, quante siano esattamente le vergini assegnati al buon islamico è materia controversa, mi par di capire).
E poi ieri ho provato a spiegare ad un danese cosa significa disquisire "sul sesso degli angeli". I figli di Lutero, e peggio ancora i figli del pragmatismo stile Ikea non sanno quali sapori si perdono. A livello semantico e a livello di papille.
(googlate "sesso degli angeli" e stupitevi delle immagini che escono).
Buona notte e saporiti sogni (che resteranno tali). Giovanni Rana, quando passi a casa mia?
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